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Nell’ambito del commercio estero, le norme d’importazione costituiscono uno strumento importante per l’agricoltura elvetica. Le disposizioni fondamentali in materia, come ad esempio quelle relative ai permessi d’importazione, alla determinazione delle aliquote di dazio o alla ripartizione dei contingenti doganali sono contenute nell’ordinanza sulle importazioni agricole (OIAgr). Molti importatori e consumatori ritengono opinabili le numerose norme d’importazione, tanto più che ci sono sempre più accordi di libero scambio. Pertanto l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) s’impegna, laddove possibile, per la semplificazione delle norme d’importazione e per la riduzione del dispendio amministrativo.

Nell’anno oggetto del rapporto il maggior passo in questa direzione si è compiuto nel settore della protezione doganale dei fiori recisi. Già nel 2007, d’intesa con la categoria, era stato deciso di ridurre gradualmente fino al livello dell’aliquota di dazio del contingente (ADC) l’aliquota di dazio fuori contingente (ADFC) in questo settore. Il 1° gennaio 2017 questo processo si è concluso con l’ultima fase di riduzione. In tal modo la ripartizione del contingente doganale per i fiori recisi è diventata superflua ed è stato possibile modificare le relative disposizioni d’ordinanza nel quadro del pacchetto d’ordinanze 2016. Dal 1° maggio 2017, ovvero dall’inizio del periodo di contingentamento 2017, si possono importare fiori recisi all’ADC senza limiti quantitativi.

Oltre ad amministrare i contingenti doganali, l’UFAG è responsabile dell’adeguamento periodico dei tributi doganali su zucchero, cereali, alimenti per animali e semi oleosi. Il Consiglio federale ha delegato questo compito all’UFAG mediante norme restrittive. Fanno parte dei tributi doganali i dazi e i contributi al fondo di garanzia. Per i cereali panificabili nel 2016 i tributi sono rimasti invariati, per lo zucchero sono stati rivisti con effetto al 1° novembre 2016 e per gli alimenti per animali e i semi oleosi si è proceduto, come di consueto, ad adeguamenti mensili poiché praticamente occorre sempre adeguare singole aliquote della vasta gamma di prodotti. Inoltre il Consiglio federale ha modificato le aliquote di dazio degli oli e grassi alimentari dell’allegato 1 numero 15 dell’OIAgr con effetto al 1° gennaio 2017 e il Dipartimento (DEFR) ha rivisto dal 1° luglio 2017, vari valori indicativi d’importazione nell’ambito del nuovo sistema del prezzo soglia.

Una sintesi dettagliata su queste modifiche d’ordinanza è contenuta nel rapporto del Consiglio federale concernente le misure tariffali prese nel 2016, nell’ambito del quale è stata altresì pubblicata l’attribuzione e l’utilizzazione delle quote di contingente doganale. Informazioni in proposito e su altri temi concernenti le importazioni agricole possono essere consultate sul sito Internet dell’UFAG sotto Temi > Importazione di prodotti agricoli o direttamente sotto  www.import.blw.admin.ch.

Risultati delle vendite all’asta per il periodo di contingentamento 2016

Una parte considerevole dell’esecuzione delle norme d’importazione è costituita dalla ripartizione dei contingenti doganali. Per quelli che non possono essere assegnati tramite la procedura più semplice «procedura progressiva» (secondo il principio first come, first served), si effettua spesso la vendita all’asta. Per il periodo di contingentamento 2016, l’UFAG ha effettuato complessivamente 89 vendite all’asta per ripartire i diversi contingenti doganali parziali. Rispetto all’anno precedente, il numero delle vendite all’asta è diminuito ancora leggermente, segnatamente di sette liberazioni poiché sono stati venduti all’asta meno quantitativi parziali del contingente doganale per la carne. Come nel periodo di contingentamento 2015, ad esempio, non sono stati liberati contingenti doganali per carcasse di animali della specie suina. Per altre categorie di carne le liberazioni trimestrali hanno dovuto essere aumentate meno spesso e la categoria «Carne di salumeria di vacche» è stata liberata solo sotto forma di carcasse, mentre nel 2015 nei tre periodi di liberazione era stato possibile importare anche carne surgelata già sezionata.

Sono diminuiti anche i quantitativi messi all’asta dei contingenti doganali della carne. Siccome già nel 2015 in seguito alla nuova procedura di assegnazione «in base al numero di animali macellati» per il 40 % delle liberazioni di animali delle specie bovina, ovina, caprina ed equina erano diminuiti fortemente passando da 87 533 a 71 919 tonnellate, questa tendenza prosegue. Il quantitativo ammontava a 68 579 tonnellate, ovvero il 4,6 % in meno rispetto al 2015. Anche il ricavo delle vendite all’asta è diminuito e, con 198 024 111 franchi, per la prima volta dal periodo di contingentamento 2010 è sceso sotto la soglia dei 200 milioni di franchi. Il prezzo medio, invece, è aumentato ulteriormente per tutte le categorie di carne di 9 centesimi attestandosi a 2.89 fr./kg, per le categorie per le quali si applica il nuovo metodo di ripartizione fino al 40 %, l’aumento è stato persino di 40 centesimi attestandosi a 3.96 fr./kg. Quindi il prezzo medio in due anni è aumentato esattamente di un franco, ovvero circa del 40 %.

Per la prima volta gli offerenti hanno usufruito per tutti gli 89 bandi della possibilità di presentare le offerte mediante l’applicazione Internet Vendita all’asta elettronica. Delle quasi 7700 offerte, l’84 % è stato inoltrato attraverso Internet. Dopo una stagnazione nel 2015, tale quota nel 2016 è nuovamente aumentata segnatamente del
4 %. Se si vendono all’asta molti contingenti doganali parziali, come è il caso per la carne, sono raggiunte punte del 100 % di utilizzo della vendita all’asta elettronica. Nel 2016 è avvenuto per alcune liberazioni di fegato di vitello o di lingue di manzo. Anche per una delle 3 categorie dei prodotti a base di patate si è rilevata questa quota massima.

Nella tabella seguente sono riportati i dettagli dei risultati delle vendite all’asta di contingenti del 2016.

Emanuel Golder, UFAG, Settore Importazioni ed esportazioni, emanuel.golder@blw.admin.ch

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